Legge su gioco Lazio, necessaria proroga in attesa del riordino
(Da Repubblica.it)
La norma regionale rischia di espellere il gioco legale dalla quasi totalità del territorio regionale.
La Legge sul gioco nel Lazio al centro del webinar organizzato da “Alleati per la legalità“. La legge regionale entrerà in vigore dal prossimo settembre, prevedendo il distanziometro di 500 metri dai luoghi sensibili con divieto di apertura di nuove sale gioco e l’introduzione della retroattività per le attività già presenti sul territorio. Una misura che di fatto espellerebbe il gioco legale dalla totalità del territorio, consegnando il mercato all’illegalità e alla criminalità organizzata.
L’allarme è stato lanciato da Geronimo Cardia, presidente Acadi (Associazione concessionari apparecchi da intrattenimento) che ha ricordato come “ad agosto il comparto del gioco pubblico nel Lazio morirà, rendendo inutile lo sforzo che verrà fatto a livello nazionale con il riordino”. Servirebbe invece una “proroga in grado di assicurare che al comparto sia data la possibilità di operare finché i decreti delegati avranno fatto chiarezza sulla materia”.
Il tema del riordino del settore dei giochi a livello nazionale e di una proroga necessaria per la regione Lazio, in grado di posticipare l’entrata in vigore di una legge espulsiva, sono stati al centro del webinar.
Su tutti quello del sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni, che ha ricordato come “mettere ordine attraverso il riordino del settore, con regole uniformi per l’esercizio del gioco, comporterà necessariamente il coinvolgimento dei Comuni e delle Regioni nel procedimento di pianificazione della dislocazione territoriale della rete di raccolta, che dovrà fondarsi sul complessivo ridimensionamento dell’offerta e su una distribuzione sul territorio dei punti di gioco che risulti sostenibile sotto il profilo dell’impatto sociale e dei controlli a salvaguardia sia della legalità sia dei soggetti maggiormente vulnerabili, dei minori e di coloro che sono affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico”. Per il sottosegretario sarà necessario “riformare per migliorare” il settore attraverso “un dialogo continuo tra operatori, enti locali e Stato”.
“La nuova legge del Lazio creerà entro la fine dell’anno la perdita di molte migliaia di redditi dal settore del gioco, sia diretti che indiretti”, l’allarme di Emmanuele Cangianelli, Presidente EGP-Fipe. “Tutto questo per sottolineare l’esigenza politica e morale di revisione della normativa”, tenuto conto che “i divieti imposti dal distanziometro colpiscono i giocatori sociali e non i soggetti che sono destinatari della normativa per la prevenzione”.
Che il distanziometro sia frutto del pregiudizio e comporti la ghettizzazione di operatori e giocatori è convinto Massimiliano Maselli – Vicepresidente della Commissione Sviluppo economico della Regione Lazio, per il quale vi è “la necessità della proroga per l’entrata in vigore della legge sul gioco nel Lazio almeno fino alla fine del 2022 in attesa di un riordino nazionale, per poi aprire un confronto serio e trattare questa categoria come tutte le altre. Il settore del gioco è infatti una categoria che produce Pil e garantisce migliaia di posti di lavoro, con benefici per l’erario. Quindi deve essere ascolta e non penalizzata”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le dichiarazioni di Marietta Tidei – Presidente Commissione Sviluppo Economico Regione Lazio – per la quale serve “un’ulteriore proroga in attesa di una normativa nazionale. Il contrasto alla criminalità è una priorità. Non è chiudendo gli esercizi di gioco legale che si elimina il problema della ludopatia. Il proibizionismo non è mai stata la cura per alcun tipo di dipendenza”.
“La creazione di ghetti è veramente un problema, perché significa danneggiare il giocatore sociale. Nei ghetti è più facile sfuggire al controllo e cadere nella patologia. Purtroppo, molte volte questa materia viene affrontata con pregiudizio, ma bisogna cercare di superarlo per arrivare ad un risultato che contemperi esigenze e sensibilità diverse”, ha dichiarato invece Mauro Marino – Presidente della Commissione di Inchiesta sul Gioco – durante la presentazione del manifesto del coordinamento ‘Alleati per la Legalità’. “Credo che la limitazione dei luoghi sensibili e delle distanze dovranno essere stabilite da una norma nazionale. Nella sintesi di questa posizione voglio comunicare che c’è coscienza nella Commissione di ciò che sta capitando e la volontà di arrivare a norme chiare e trasparenti che abbiano come fine di tutelare anche le persone fragili”.
Per Orlando Tripodi – Commissione Bilancio Regione Lazio – è necessario “rimandare l’entrata in vigore della legge sul gioco e dare dignità ai lavoratori del settore”, mentre per Tommaso Amodeo, Presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale “espellere il gioco dal territorio vuol dire aprire al gioco illegale, con danni enormi in termini di tutela della salute, di perdite erariali ed occupazionali”.
“La nuova norma sul gioco del Lazio rischia di ghettizzare il settore”, è l’allarme di Andrea Alemanni, Presidente della Commissione Commercio di Roma Capitale, mentre per Sara Battisti – Presidente Commissione Sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia Regione Lazio – “la prevenzione, in tutti gli ambiti della salute, è sempre il primo tema che ci deve vedere tutti impegnati. Su questo va aperto un dibattito privo di ideologie e pregiudizi”.