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Il gioco regolamentato

Il modello italiano di esercizio del gioco pubblico con vincite in denaro si basa sulla
riserva in favore dello Stato in materia di giochi e scommesse e sulla concessione di servizio, mediante la quale l’Amministrazione affida l’esercizio del gioco ad un soggetto privato prescelto sulla base di selezioni ad evidenza pubblica e definito giuridicamente “incaricato di pubblico servizio”, con doveri e responsabilità specifiche nel pieno rispetto della normativa, mantenendo sull’attività stringenti poteri di controllo.

Nello stabilire che l’attività di gioco è svolta dai prestatori di servizi di gioco, operanti direttamente od indirettamente su concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), viene realizzata un’importante distinzione tra i vari soggetti che compongono la filiera del gioco regolamentato:

  • il “concessionario di gioco”, la persona giuridica di diritto pubblico o privato che offre, per conto dello Stato, servizi di gioco;
  • i “distributori” o “gestori”, le imprese private che, su base contrattuale, possono svolgere per conto dei concessionari la gestione di qualsiasi attività di supporto all’offerta di gioco;
  • gli “esercenti”, i titolari degli esercizi commerciali in cui viene svolta l’attività di gioco, se diversi dai concessionari stessi.